giovedì 28 marzo 2013

GOOD BYE LENIN!

Good Bye Lenin! (2003) PosterTra tutti i film ambientati in importanti momenti storici, Good Bye Lenin è sempre stato quello che mi ha maggiormente affascinato. Scrivere un buon romanzo/film storico, unendo fatti realmente accaduti con la vicenda inventata dall'autore stesso è molto complicato. In questo film l'espediente usato è a dir poco geniale.
Andiamo con ordine. Nei primi 10 minuti ci viene presentata la famiglia Kerner,che vive nella Berlino Est, siamo nel 1978. Il piccolo Alex sogna di diventare un astronauta, vive con sua madre Christiane, sua sorella Marie e il padre in un appartamento modesto. Il padre riesce a fuggire nella parte ovest, Christiane resta sconvolta e il trauma modificherà per sempre il suo modo di vivere. Nascerà in lei un attaccamento quasi ossessivo per il sistema socialista e dedicherà tutto il suo tempo ad educare i bambini, aiutare le persone a scrivere ricorsi amministrativi, sostenere il partito.
La narrazione riprende molti anni dopo, proprio qualche settimana prima della caduta del muro. Il malumore si respira ovunque tra il popolo. Una sera Christiane sta andando ad una serata organizzata dal partito e vede Alex nel bel mezzo di una manifestazione di protesta. Quest'altro shock le causa un infarto e cade in coma, i medici non sanno se ce la farà. Nel frattempo la storia segue il corso che tutti conosciamo: il muro crolla e tutta la DDR viene occidentalizzata.
Dopo qualche mese, Christiane si risveglia miracolosamente, ma Alex non vuole raccontare a sua madre che il suo partito è stato spazzato via e che ora sono tutti molto più felici; si sente ancora in colpa per averle causato l'infarto. Così decide di tenerla all'oscuro di tutto, utilizzando stratagemmi e bugie per tenere sua madre e farla vivere nella realtà a lei tanto cara.

Si potrebbe parlare per ore di un film così. La prima volta l'ho visto in tedesco e, nonostante la lingua ostica, l'ho adorato. Sarà perchè c'erano le giuste premesse alla visione, sarà stata brava la prof. a farmelo amare. Non so, so solo che questo film mi affascina.
L'ambientazione è curata, anche se c'è qualche anacronismo qua e là, l'idea della vita nella Germania dell'est è resa benissimo. I colori sono stati smorzati, quasi come le vite delle persone nella DDR. La gente portava vestiti economici, gli arredi erano standard, senza personalità, niente lasciava intravedere una qualche forma di individualità.
Dopo il muro le cose sono cambiate radicalmente, i colori hanno iniziato ad invadere la vita di tutti. Marchi come Coca Cola e Burger King hanno fatto il loro ingresso. La globalizzazione ha travolto tutti. Una delle scene che fa capire il livello di arretratezza dell'Est è quando affiancano Alex ad un installatore di parabole dell'ovest: le squadre dovevano essere miste, così che l'occidente istruisse l'oriente (e pensare che abitavano nella stessa città!).
Una cosa che non avevo colto nella versione tedesca è il rapporto morboso tra madre e figlio. Quando Christiane ha sofferto di depressione dopo la fuga del marito, Alex era profondamente turbato, anche per lui il trauma è stato profondo. Dopo l'infarto di cui si ritiene responsabile, la situazione si ripresenta in forma più grave. E alla fine si scoprirà che entrambi si sono mentiti a vicenda per non turbare la vita familiare, già abbastanza scombussolata.
Come si può non amare un film così, dove - tra l'altro - abbondano gli omaggi a Kubrick? Dai nomi dei personaggi alle scene ricalcate da 2001 Odissea nello spazio e Arancia Meccanica, il buon vecchio Stanley si sente, eccome se si sente!


Alex vs Alex

8 commenti:

  1. Film che mi ha sempre incuriosito ma mai visto. Dopo questa recensione l' interesse è salito di molto!

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  2. Bellissimo film, colonna sonora di Yann Tiersen davvero sublime, però al tempo non avevo afferrato tutte le citazioni di Arania Meccanica, anche perché non l'avevo visto, mi manca anche 2001: Odissea nello spazio :(

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    1. Si la colonna sonora è fantastica, accompagna perfettamente la narrazione! Quante cosa da dire su sto film..

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  3. L'avevo visto quando era uscito al cinema e mi era piaciuto parecchio. Non sai quanto mi avesse resa felice vedere poi Daniel Bruhl nel cast di Bastérdi di Quentin :PP

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    1. Infatti! Ho letto che c'era anche in uno dei Bourne, ma non mi ricordo di averlo notato..

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  4. Bellissimo film!
    Ti ringrazio per il Liebster Award. E mi scuso per il ritardo! Tra qualche giorno ti ringrazierò ufficialmente nel blog. :) A presto

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