venerdì 27 settembre 2013

IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL - Miyazaki sì che sa farci sognare!

File:Il castello errante di Howl Screenshot.jpgPrendete tutto quello che pensate di sapere sui film d'animazione. Raccogliete tutti gli stereotipi che vi circondano. Ripensate alle regole e l'equilibrio che regolano la nostra realtà. Fate un bel fagotto con tutto questo e buttatelo fuori dalla finestra. Ok, siete pronti per vedere Il Castello Errante di Howl.

Sophie è una ragazza che lavora come cappellaia, non si sente bella e conduce una vita tranquilla. Un giorno si imbatte per caso in Howl, uno stregone affascinante e potentissimo, inseguito dagli sgherri della Strega delle Lande. Per fare un torto ad Howl, la Strega capricciosa, trasforma Sophie in una vecchietta, impedendole per giunta di parlare ad anima viva della maledizione in questione.
Sophie andrà a lavorare come domestica nel castello di Howl che, come suggerisce il titolo stesso, si sposta continuamente sulle proprie gambe. Qui la trama si complica:
- Howl nasconde un grande segreto e mantiene diverse identità per sfuggire alla guardia reale
- il Giappone è nel bel mezzo di una guerra
- Sophie perde la testa per Howl, nonostante lui nasconda un lato oscuro.


Il calderone è pieno zeppo di temi interessanti, e tutti sviluppati in una maniera così approfondita e fantasiosa, che lo spettatore resta letteralmente rapito dalla storia. Tutto è così nuovo ai nostri occhi che ci ritroviamo piacevolmente trasportati in un mondo in cui la magia è un elemento naturale, come l'aria che respiriamo. Le conseguenze che porta non scioccano i personaggi; essi le accettano come si accetta un raffreddore. Adulti immaturi e giovani saggi, nessun comportamenti può essere dato per scontato. Vediamo reazioni esagerate per questioni frivole come un colore di capelli sbagliato; e reazioni stoiche davanti a fatti che sono dei veri e propri drammi, come ritrovarsi decrepiti a 18 anni.

Miyazaki sì che sa farci sognare. Ormai siamo abbiamo visto così tanti "felici e contenti standard", che con Il Castello Errante di Howl ci sembra di riaprire gli occhi dopo tanto tempo. Qualcosa che si discosta così tanto da quello a cui siamo abituati ci lascia senza fiato, soddisfatti e appagati dalla visione.

giovedì 19 settembre 2013

LE REGOLE DELLA CASA DEL SIDRO - Vedere il film giusto al momento giusto


Homer Wells è un orfano mai adottato, che ha passato la sua intera vita nella struttura in cui il Dott. Larch accoglie i figli indesiderati di madri decise ad abbandonarli, e pratica illegalmente l'aborto su donne che lo richiedono. Homer non hai mai vissuto al di fuori di quell'ambiente protetto, ha imparato ad applicare la scienza medica dal suo mentore ed è il figlio che il Dott. Larch non ha mai avuto.
Un giorno arriva alla clinica una giovane coppia per far praticare un aborto alla bellissima Candy. Homer, ormai giovane adulto, decide di buttarsi e di lasciare l'orfanotrofio per andare a scoprire qual è il suo posto nel mondo, deludendo il Dott. Larch che lo vorrebbe suo successore.
Il viaggio di Homer sarà un vero e proprio percorso di formazione, in cui farà esperienze che non avrebbe mai pensato di fare, vedrà cose nuove e resterà deluso da molti comportamenti del genere umano.

Il film si divide sostanzialmente in due parti, entrambe molto coinvolgenti, sicuramente grazie ai temi trattati. Le due metà sono in forte contrasto l'una con l'altra e i colori della pellicola lo sottolineano in maniera molto evidente. L'orfanotrofio è "sbiadito", i colori sembrano spenti. Nel villaggio i colori esplodono, il rosso e il verde dominano e sconvolgono la vita di Homer. E con le batoste che arrivano in quel suo nuovo mondo, i colori si invertono, la primavera porta i colori alla clinica, mentre il villaggio sembra cristallizzarsi a causa degli eventi che vi sono capitati.
Abbandoni, aborti, morti, tradimenti, e abusi; ma soprattutto una grande speranza. Ecco i temi del film, raccontati attraverso la vita di un uomo che ha avuto molte delusioni, ma che crede sempre nella bontà delle persone, alla fine..



Charlize Theron è bellissima come sempre, molto azzeccata. E anche Tobey Maguire risulta perfetto, forse perchè il personaggio di Homer è calmo, tranquillo, abituato a lasciarsi scivolare addosso gli eventi, incapace di prendere decisioni, inadatto a una vita normale a causa del suo trascorso.

Questi sono film che ti sciolgono il cuore, non solo a chi - come me - si commuove anche con le pubblicità!
Hallstrom è un ottimo burattinaio quando si mettono sul piatto certi sentimenti, ma questo lo sapevamo già!
Così quando è il momento giusto, quando si sta di nuovo bene in divano con la copertina, è bello lasciarsi trasportare in una storia come questa (e farsi deridere dal marito quando arriva puntuale la commozione!)