giovedì 2 maggio 2013
GLI INTOCCABILI - CAPO lavoroNE
Siamo a Chicago, negli anni 30. Sono gli anni dei proibizionismo. La città è in balia di Al Capone, un malavitoso che commercia alcolici di contrabbando. I metodi che usa per mantenere tutti sotto la sua morsa sono quelli classici: ricatti, minacce, pestaggi, omicidi e tangenti all'intero corpo di polizia.
In città arriva però Eliot Ness, un agente del Tesoro mandato lì proprio per smantellare l'organizzazione. La sua sarà una vera e propria crociata contro Al Capone. All'inizio troverà non poche difficoltà, proprio perché è circondato da poliziotti corrotti. Poi incontrerà per caso Jimmy Malone, un agente di ronda che non ha nulla da perdere, uno tra i pochi a non essere ancora stato comprato da Capone. Malone, quale uomo incorruttibile e profondo conoscitore della città e dei suoi meccanismi, aiuterà Ness a mettere su una squadra di uomini scelti per attaccare il boss in persona. Si chiameranno Gli Intoccabili e troveranno l'escamotage per spedire il grande capo al fresco: incriminarlo per evasione fiscale. Sarebbe impossibile anche solo pensare di collegarlo agli omicidi e al contrabbando, visto che la rete organizzativa è troppo diramata e fedele a Capone. Così punteranno tutto sugli incartamenti, riuscendo a dimostrare che Capone riceve somme da ditte estere collegate e lui; somme su cui non paga le tasse.
Una genialata? Si. Una storia vera? Anche. Un vero capolavoro cinematografico? Non c'è nessun dubbio.
Guardando questo film si può solo annuire e mettersi una mano sul cuore. Non potrà mai scadere, non sembrerà mai vecchio. Al contrario, è etereo un evergreen che ha fatto la storia del cinema, quella vera. L'ho rivisto poco fa con grande piacere e devo ammettere che la regia, la musica, le interpretazioni, insomma tutto si gustano dall'inizio alla fine.
Un'opera come questa è Intoccabile, nel vero senso della parola.
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Bellissimo. La scena della stazione è da antologia. E' sicuramente nella lista dei miei gangster movie preferiti.
RispondiEliminaPeccato che De Palma sia tuttora sottovalutato, dopo capolavori come questo, Carlito's Way e Scarface.
Hai proprio ragione..
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