giovedì 4 aprile 2013

ARGO VAF*****O - Piccoli astronauti crescono

File:Argo poster.gifOrmai penso all'America come uno dei paesi con il maggior numero di segreti di stato. Sto proprio leggendo un libro in cui si spiega che, in pratica, i riconoscimenti militari più importanti vengono segretati per difendere le identità di chi compie le imprese. Molte di queste imprese - tra l'altro - non sono cose di cui andare proprio fieri, ma hanno portato qualche beneficio allo Zio Sam. L'impresa di Tony Mendez (Affleck) è senza dubbio degna di nota.
Siamo a Teheran, 1979. Un gruppo di iraniani veramente incazzati prende in ostaggio l'intera ambasciata americana. Perchè sono così arrabbiati? Beh in pratica sono appena riusciti a spodestare un tiranno che per più di 30 anni, con l'appoggio degli USA ha torturato e ucciso migliaia di cittadini iraniani, lasciando che le holding straniere si arricchissero col loro petrolio. Questo tiranno, malato terminale di cancro, ahimé, è riuscito a sfuggire alla giustizia iraniana, chiedendo asilo al presidente Carter che lo ha accolto a braccia aperte.
Sei impiegati dell'ambasciata sono riusciti a scappare prima di essere catturati e si sono rifugiati a casa dell'ambasciatore canadese. Ora, se gli iraniani li scoprono rischiano di fare una gran brutta fine, quindi la CIA, nella persona Mendez mette a punto un piano per esfiltrarli.
Prima di scrivere questo post ho voluto vere il film due volte. Insomma, ha vinto l'Oscar come miglior film, quindi volevo cercare di dire cose intelligenti, compatibilmente con le mie capacità!
Se si hanno dei dubbi sul Ben affleck attore, non se ne hanno sul Ben Affleck regista. Insomma luce, inquadrature, ritmo sono assolutamente adatte in ogni momento della narrazione. La ricostruzione delle scene prese dai telegiornali dell'epoca, i personaggi, tutto è curato al dettaglio.
I più la storia è "nuova". Siamo abituati a storie di spie con mille travestimenti, dagli effetti speciali spettacolari. E poi c'è Mendez, che scomoda nientepopodimeno che Hollywood, che rischia in prima persona il tutto e per tutto e che non accetta di abbandonare sei persone che hanno riposto la loro fiducia in lui.
Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Mendez. Non sapremo mai la verità vera su tutta la faccenda; insomma finché Clinton non ha tolto il segreto sull'operazione, il merito era andato ai canadesi, figuriamoci se ora ci raccontano tutto (sono pur sempre gli Stati Uniti!). Di certo ci godiamo questo bel film, che tiene lo spettatore incollato alla poltrona dall'inizio alla fine.
Una sola domanda sorge spontanea alla fine, quando comparano le facce dei personaggi reali, con gli attori che hanno interpretato la loro parte sul grande schermo: ma se tutti gli attori somigliano molto alle persone reali, perché la parte di Mendez, un ispanico di nome e di aspetto, è andata a Ben? Questo sì che è essere dispotici! Ti perdoniamo Ben! E, a proposito, complimenti - ne hai fatta di strada!!

File:Carter.gif

4 commenti:

  1. Film bellissimo che ha meritato tutti i riconoscimenti che gli sono stati attribuiti.
    Però concordo, grandissimo Ben regista... un po' meno attore, purtroppo!

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    1. Quando alla fine fa quella smorfia in aereo, dopo che il tipo va a stringergli la mano, è la sua smorfietta caratteristica.. Fa quasi tenerezza! ;D

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  2. Non pensavo proprio che Ben Affleck potesse cavarsela così egregiamente alla regia! Film bellissimo, prima o poi lo recensirò anche io!

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