Finalmente ho visto Il Lato Positivo e (che posso dire?) sono rimasta affascinata da tanta semplice complessità. Ne avevo letto le lodi in vari post, ma vederlo è stato comunque una piacevole scoperta.
Pat è appena uscito da un ospedale psichiatrico, dopo aver scontato 8 mesi di reclusione per aver pestato a sangue l'amante di sua moglie. Lo scatto d'ira è esploso quando li ha colti in flagrante, sulle dolci note della canzone del loro matrimonio. Beh, sarebbero girate anche a me! Fatto sta che ora Pat si trova a dover affrontare il suo problema: un bipolarismo di cui soffre da sempre e che ora non può più ignorare. Più che le cure mediche, sono la forza di volontà e la sua nuova teoria di vita che lo stanno aiutando a controllare i suoi umori. Excelsior, sempre più in alto. Quando vogliamo una cosa dobbiamo impegnarci e fare di tutto per ottenerla, dal buio si esce solo se si pensa positivo, il sole uscirà da dietro le nuvole se crediamo in noi e abbiamo un atteggiamento positivo. Queste sono le frasi che Pat continua a ripetersi, il suo mantra, la chiave per diventare una persona migliore. Penserete che voglia costruirsi una nuova vita, visto che ha perso lavoro/moglie/casa.. E invece no, vuole solo riconquistare sua moglie Nikki.
Ad aiutarlo e ospitarlo ci sono i suoi genitori; una madre "chioccia" che tiene la famiglia unita e un padre patito di football, la cui personalità ci fa capire un po' da dove arrivano i problemi di Pat.
Lungo il suo percorso, s'imbatte in Tiffany, una giovane vedova con un bagaglio non trascurabile. Anche lei in cura con psicofarmaci per combattere il suo disturbo. I due stringono un patto di mutuo aiuto e Pat si troverà a doversi allenare per concorrere ad una gara di ballo da sala. Il processo per riuscire ad avere una vita normale è tutto in salita, ma questo rapporto con Tiffany porterà ad entrambi grandi benefici.
Diciamocelo, questo è un film fuori dai soliti schemi, una ventata di aria fresca di cui avevamo proprio bisogno.
Le malattie mentali vengono affrontate in maniera brillante, ma non per questo alla leggera. Le patologie sono spiattellate in tutte le loro sfaccettature. I personaggi sono veri, in balia di un continuo contrasto interiore; cadono e si rendono subito conto dei danni che fanno, per questo si odiano ancora di più per non essere riusciti a controllarsi.
Il padre di Pat, Patrizio, è un ossessivo compulsivo che scommette sulle partite degli Eagles affidandosi a degli strani riti scaramantici, tiene in maniera maniacale ai suoi oggetti e condisce il tutto con un dose di violenza. Tra tutti i personaggi è quello che mi è piaciuto di più, forse perchè nelle scene corali, quando tutti i protagonisti danno libero sfogo alle loro pazze personalità, lui è quello che nutre le gag che si vengono a creare. I dialoghi sono di ottimo livello in quei frangenti e lo spettatore rimane spiazzato da quanto la loro pazzia sia assolutamente normale per loro. E' palese che hanno dei problemi, loro ne sono consapevoli, ma per loro questa è la norma.
Per me che cerco sempre qualcosa da metabolizzare dopo aver visto un film, qui mi piace vedere come il messaggio più importante sia proprio la teoria a cui Pat si vota. Dobbiamo sforzarci di pensare ed essere positivi, sempre. Solo così possiamo sperare di raggiungere i nostri obiettivi. Excelsior!
recensione più che positiva per un film più che positivo!
RispondiEliminaMeritata dai..
EliminaBel film e ottimo cast, anche se Bradley Cooper non lo vedo molto adatto per questo ruolo...
RispondiEliminaNon è stata una scelta azzeccatissima in effetti, secondo me DeNiro l'ha un po' mesdo in secondo piano..
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