Dopo una lunga assenza dal blog mi ripresento per parlare di un capolavoro? No, bensì di Into Darkness Star Trek.
Parliamoci chiaro: quest'estate straripa di film di fantascienza/avventura, quindi alcuni vengono per forza penalizzati; in più ormai siamo così abituati a scene di puro spettacolo tecnologico, dove gli effetti speciali si sprecano, che non ci basta più la resa impeccabile, vogliamo qualcosa di più.
Questa è l'impressione che ho avuto del film. Ben fatto, trama interessante ma non troppo.
I compari Spock e Kirk combinano un bel pasticcio: far vedere l'Enterprise ad alcuni indigeni di un pianeta sottosviluppato. Tra i due nasce una crepa dovuta al solito problema che Spok è più gelido e insensibile di un cubetto di ghiaccio. Al che arriva a disturbare la quiete pubblica un super uomo che minaccia di sterminare la ciurma stellare.
I due vengono sospettosamente scelti per una missione oltre i limiti della legalità, in una zona al alto rischio, senza la certezza di fare ritorno.
La trama è un susseguirsi di colpi di scena, dove all'improvviso i buoni sembrano essere i cattivi e viceversa. E qui niente da dire, ma:
1. avrei voluto vedere un po' più approfondito il personaggio di Alice Eve; la buttano sullo schermo lì così e il suo ruolo è un po' sprecato secondo me.
2. troppo spesso si ha l'impressione che le cose non quadrino, hanno fatto un potpourri di informazioni, personaggi, fatti; senza mai fare centro.
Non sono una patita della saga di Star Trek lo ammetto. E ammetto anche che a mio marito è piaciuto. Ma rivedere Django la sera prima forse ha alzato troppo l'asticella delle mie aspettative.
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